Antonio Marciano (Pd) attacca il segretario regionale Annunziata: “Segreteria pletorica e illegittima”

Il consigliere regionale dem Antonio Marciano, insieme a Vincenzo Aquino, ha inviato una durissima missiva al segretario regionale del Pd Leo Annunziata. L’affondo di Marciano è netto come il giudizio sulla nuova segreteria regionale del Pd, “un organismo così inutilmente pletorico ed illegittimo statutariamente”.

Ecco la lettera indirizzata ad Annunziata.

Caro Segretario,
all’indomani dell’annuncio della segreteria regionale del partito ti abbiamo pubblicamente segnalato i limiti della tua proposta. Una segreteria così ampia, dal nostro punto di vista, non risponde nè ad un criterio di serietà nè tantomeno di funzionalità che un esecutivo politico deve avere.

Un organismo di indirizzo politico così, è lo specchio di ciò che siamo stati e siamo e non di ciò che dovremmo essere per rispondere seriamente alle nostre tante insufficienze. Pensavamo che questa consapevolezza fosse diventata patrimonio di tutti a maggior ragione di chi guida il partito in una fase straordinaria ed inedita come quella che stiamo attraversando.

Ci dispiace riscontrare che le nostre considerazioni, tra l’altro condivise da tanti altri nel partito oltreché da un diffuso giudizio pubblico, non ti abbiano spinto ad oggi ad una risposta nel merito. Consentici, è quella superficialità che diventa arroganza, la stessa che nel tempo ci ha condotti sin qui, a Roma come a Napoli ed in Campania. Dunque ci sono rilievi di carattere politico e poi un tema più formale e di rispetto delle regole: questa segreteria per numeri è al di fuori di quanto in modo vincolante è previsto dallo statuto nazionale del partito.

Che credibilità ha una segreteria illegittima? Quello del rispetto delle regole può apparire un tema meno rilevante di quello politico, ma invece non lo è affatto. Quella “superficialità che diventa arroganza”, nel tempo ha contribuito ad allontanare iscritti, elettori, simpatizzanti e forse anche di questo avremmo dovuto farne tesoro. Se la rappresentazione più innovativa che questa segreteria intende dare è che il nuovo PD è ancora una volta la somma di tanti singoli protagonismi, per quanto ci riguarda non ci interessa. L’idea che il PD riparte dal solito accampamento come segno di un ritrovato spirito unitario non ci convince.

Non è questo di cui abbiamo bisogno, non è questo di cui abbiamo discusso nel nostro recentissimo congresso nazionale, non è così che riusciremo a renderci credibili, interessanti, attrattivi verso ciò che si muove oltre noi, soprattutto in una giovane generazione, che si mobilita, organizza, combatte su tempi di straordinaria attualità come il destino del nostro pianeta. Pertanto, nella speranza che tu assuma una iniziativa adeguata alle domande poste, ti annunciamo che non parteciperemo ad un organismo così inutilmente pletorico ed illegittimo statutariamente.

Ovviamente questo non è e non sarà mai motivo di disimpegno o la rinuncia ad una iniziativa politica a tutto campo per aiutare il PD a cambiare e ad essere all’altezza delle sfide di questo tempo a cominciare dalle prossime elezioni regionali e di importanti comuni della Campania.

Nei prossimi giorni valuteremo anche la possibilità di ricorrere alla Commissione Nazionale di garanzia, non essendo quella regionale ancora insediata, affinché a partire dal rispetto delle regole si possa ripristinare anche il senso di una rinnovata e più matura comunità politica“.