Vaccini, De Luca: Basta categorie. Proseguiremo per fasce d’età”

La divisione in categorie ha creato solo caos: proseguiamo via via per fasce d’età avendo definito le priorità. Credo si stia orientando in questa direzione anche il governo”: così il governatore Vincenzo De Luca nella consueta diretta del venerdì ha informato della variazione che subirà il programma vaccinale, basandosi sul criterio anagrafico. “Adesso pare che stiamo capendo che quando stiamo in guerra bisogna correre e non preoccuparsi dei formalismi” ha aggiunto in merito ai protocolli ritenuti troppo rigidi per l’apertura dei centri vaccinali, citando esempi come quello d’Israele.

“Ora ci restano una parte di over 80 che va vaccinata a domicilio e i pazienti fragili suddivisi in due sottocategorie per malattie e disabilità (nel video l’elenco). Per i pazienti fragili c’è bisogno della massima collaborazione dei medici di famiglia. Apriamo la piattaforma da questo pomeriggio, ma non andiamo di fretta: procederemo alle vaccinazioni per fasce di età. Non facciamo la corsa perché poi si bloccano anche i sistemi informatici” ha affermato sviando la querelle dei giorni scorsi tra Regione e medici di base. Sull’ok ad AstraZeneca: “L’Ema ha certificato che è un vaccino sicuro, riprendiamo da oggi alle 15 la campagna di vaccinazione. Abbiamo già vaccinato 140mila persone e non abbiamo avuto effetti di particolare rilievo, dunque dobbiamo procedere con serenità e tranquillità”.

Il presidente della Campania ha poi snocciolato i numeri della campagna vaccinale: “Sono 633mila finora le vaccinazioni, prime dosi 422mila e seconde dosi 211mila. Abbiamo praticamente completato la vaccinazione di tutto il personale ospedaliero e delle Rsa, risultato strategico per avere ospedali sicuri. Effettuata la prima dose al 73% degli over 80, 122mila prime dosi e 63mila hanno fatto anche la seconda. Nella scuola vaccinati quasi tutti gli occupati con prima e seconda dose, abbiamo fatto una verifica anche per gli over 16 perché ci avrebbe consentito di riaprire le scuole ma l’unico vaccino somministrabile è Pfizer, che per le dosi limitate che abbiamo deve essere somministrato ad anziani e pazienti fragili. Dovesse essere disponibile un vaccino anche per i ragazzi daremo priorità agli alunni e al mondo della scuola. Per le forze dell’ordine abbiamo vaccinato 20mila unità (73%), e tra gli over 70 sono quasi 2mila le persone già vaccinate”.

Quanto al contagio nell’ultima settimana l’indice Rt è a 1,65%, “cioè un cittadino ne contagia uno e mezzo. Dobbiamo stare attenti, ad oggi stiamo reggendo nelle terapie intensive con 160 posti occupati e il 27% del tasso di occupazione. Oltre la soglia critica del 30-35% diventerà inevitabile chiudere altri reparti. Stiamo reggendo anche con le degenze, siamo sul 37%, e oltre il 40-45% si avrà una situazione d’affanno”. In apertura inevitabile un ricordo in seguito alla giornata della memoria dedicata alle vittime del covid, “una giornata triste. Abbiamo rivisto immagini che rimarranno incancellabili nella nostra memoria e nella storia del nostro Paese, rivissuto giornate nelle quali si respirava un clima di tragedia, di smarrimento, di paura di dolore, di solitudine. Il mio saluto affettuoso alle famiglie che hanno perduto propri cari e vissuto momenti drammatici”. Di seguito il video integrale.