Via Patacca: una vergogna vesuviana

Via Patacca o ancor meglio Contrada Patacca, è un contesto rurale condiviso tra San Giorgio a Cremano ed Ercolano ed entrambe le cittadine ne condividono lo squallore.

Via Patacca nasce dalla piazzetta del Pittore a San Giorgio e finisce in via Togliatti ad Ercolano e, se non fosse per il cemento riversato negli anni, sarebbe un’amena via di campagna. Purtroppo non è così. Tra un conglomerato di abitazioni ed un altro, si aprono squarci di campagna, spesso abbandonata e più spesso ancora riempita di immondizia.

Ci si mettono poi le serre che spesso e volentieri, più che combustibile organico, bruciano gli imballaggi in eccesso per riscaldare le loro piante esotiche, una centrale dell’ENEL e le solite ditte a nero che ristrutturano e scaricano negli anfratti di via Patacca, come ad esempio accade in via San Michele, stradina cieca e zona di scarico e di incendio di rifiuti d’ogni genere e pericolosità.

Contrada Paacca su Google Maps

Ma c’è dell’altro, via Patacca è praticamente un lagno intombato e come spesso accade, vista la scarsa manutenzione di questo, con le abbondanti piogge autunnali (ma non solo) diviene un fiume in piena che defluisce rovinosamente a valle, nel quartiere del Pittore. Questo però, non accade solo per la sua antica natura ma anche per il fatto che le caditoie, oltre che insufficienti, sono praticamente tutte occluse, per il sabbione vulcanico che la pioggia dilava dalla campagna circostante e per l’abbondante sporcizia presente lungo tutto il suo percorso.

Ma via Patacca sta là e nessuno la vede, o forse nessuno la vuol vedere, compresi molti dei suoi abitanti che accettano lo status quo per non render conto dell’abusivismo edilizio di cui sono stati partecipi anche loro. Così va il mondo all’ombra del Vesuvio e, salvo la voce di pochi irriducibili, gli amministratori dei due comuni fanno finta di niente e campa cavallo, finché non succeda qualcosa di più grave.

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