Portici, Farroni (Rinnovamento Democratico): “Il proliferare di liste civiche è un serio rischio di infiltrazioni mafiose”

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Corsa alla candidatura nella città del Granatello e l’ex presidente del consiglio comunale porticese Fernando Farroni lancia l’allarme infiltrazioni mafiose.

A Portici è corsa alla candidatura e si preannunciano tante liste civiche, come commenta questa dinamica?
Esprimo una forte preoccupazione per il proliferarsi di liste civiche in vista delle elezioni amministrative di Portici nella prossima primavera. Ad oggi se ne contano circa una ventina che moltiplicato per il numero di candidati che compongono una lista ci dà un totale di circa 500 candidati: quasi il 2% del corpo elettorale con il chiaro rischio che per chiudere queste liste si possa pescare nel torbido ed in ambienti vicini alla criminalità organizzata che potrebbe avere mire sul voler piazzare qualche colletto bianco in municipio anche in vista del futuro sviluppo della Città che tra il lungomare, il Granatello ed il possibile sviluppo dell’area portuale vedrà crescere la sua economia e questo potrebbe certamente attirare le mire e le attenzioni di clan camorristici.

Anche la sua lista è pero una civica, non è così?
La mia non vuole essere una condanna alle liste civiche del resto sono anni che io ed il mio gruppo di amiche ed amici abbiamo creato il movimento RINNOVAMENTO DEMOCRATICO che sarà presente anche alle prossime elezioni ma la nostra come tante altre liste civiche del territorio è una lista che ha una sua storia di donne e di uomini trasparenti e conosciuti. Il rischio vero è che soggettività che hanno intrapreso un percorso di costruzione di una lista civica possano diventare, anche inconsapevolmente, strumento nelle mani di qualche lestofante attiguo alla criminalità organizzata.

Faccia un esempio concreto di questo rischio, altrimenti sembra tutto molto vago…
Immagino il caso di una lista costruita da una quindicina di amici dediti all’associazionismo e cosa succede se negli ultimi giorni mancheranno 9 candidati; finiranno per candidare chiunque pur non conoscendo le storie personali e familiari ed è in questo momento che aumenterà il rischio di infiltrazioni. Le pubbliche amministrazioni hanno in generale un forte rischio di permeabilità da parte della criminalità organizzata e pertanto necessita essere attenti e vigili senza affidare la costruzione di liste civiche a soggetti poco esperti e poco conoscitori del territorio; il rischio che si corre per raccogliere qualche centinaia di preferenze è di ritrovarsi in consiglio comunale personale politico che anziché rispondere alla cittadinanza potrebbe rispondere agli interessi ed al malaffare della malavita.

Ha condiviso la sua preoccupazione con altri politici?
Il mio è un forte campanello di allarme e ne ho parlato anche con il segretario del partito democratico locale, inoltre nei giorni scorsi sono stato a Roma ed incontrando il senatore Ciro Falanga, uomo e politico sempre attento e puntuale su queste dinamiche, componente della commissione antimafia ho già segnalato questo forte pericolo, nei prossimi giorni sarà mia premura attivare un confronto con la Presidente della commissione antimafia Rosy Bindi alla quale sono legato da un antico sentimento di stima.

Uno scenario a tinte fosche quello che rappresenta lei, non crede che ci possa essere un ulteriore allontanamento dalla politica anche a Portici?
Per vincere e convincere non occorrono eserciti di candidati al consiglio comunale, correndo il rischio descritto, ma un serio progetto politico e programmatico; oggi in città si parla solo di candidati, candidature e pacchetti di voti. Se la strada intrapresa è questa non si arriva lontani.