L’igienico primato dei Borbone

La restaurata pace matrimoniale sotto l’insegna dello scopettino borbonico

Ebbene sì, dopo il bidet, i Borbone vantano ancora un altro primato, quello dello scopettino. Fu infatti lo stesso Ferdinando  IV (I delle Due Sicilie) ormai stufo dei rimproveri della moglie Maria Carolina, a usare per primo il fondamentale istrumento.

Che il rapporto tra il Re Nasone e Maria Carolina D’Asburgo Lorena fosse stato sempre burrascoso è cosa nota ma non tutti sanno che la natura delle liti era spesso legata alla scarsa igiene del monarca che, diciamo così, amava marcare il territorio senza molta premura per chi gli viveva attorno, spesso lasciando seri ed ingombranti problemi al personale di camera. Ma fu solo nell’anno del Signore 1799, quando fu necessario l’intervento dell’idraulico di corte per risolvere l’ennesimo intasamento, che la regina si rivolse finalmente a Horatio Nelson, fortemente colpita dai suoi cannoni e dai grossi scopettini che usavano i soldati inglesi sulle navi alla fonda napoletana. Il sagace Nelson, assillato dalle premure di Maria Carolina inviò dapprima il suo medico personale a Ferdinando che, come raccontano le fonti, prescrisse al Borbone una dieta a base di legumi e ortaggi per limitare la consistenza delle sue fatte ma, davanti all’ennesimo sporco incidente, il futuro eroe di Trafalgar si rivolse all’artigliere di fiducia che gli fornì un grosso attrezzo ad uso pulizia delle grosse bocche da fuoco. L’inglese fece adornare con un manico di pregiata pelle a mo’ di impugnatura l’utile oggetto e, trattandosi di un sovrano, aggiunse una pietra preziosa all’estremità, monile trafugato ai francesi ad Abukir.

Ferdinando IV all’atto di ricevere l’utile istrumento

Il segretario di stato Bernardo Tanucci, assai sollevato per la real pace ritrovata, racconta nelle sue memorie che il sovrano accettò il presente più per placare le ire funeste della consorte che per l’effettiva comprensione di quel misterioso oggetto che subito accantonò nel suo real gabinetto, traslocando i suoi bisogni altrove, presso più bucolici anfratti e narici meno pretenziose dell’altrui metà. Solo di recente è stato ritrovato il prezioso oggetto, inventariato dai sopraggiunti sabaudi come “strano oggetto a forma di scovolino”. Oggi è visibile presso il sito reale di Stramello quale vestigia della civiltà e dell’alta igienicità dei Borbone di Napoli.

2 aprile 2022

E anche quest’anno ci siamo divertiti a farvi il nostro Pesce d’aprile, scontato come quello degli altri anni, certo, ma visto che quest’articolo rimarrà per un bel po’ in rete, sarà bene specificare la sua origine goliardica e per nulla scientifica. Peccato che per il resto dell’anno e per gli anni a venire, continueranno a girare gli altrui articoli e gli altrui post dove la differenza tra il serio e il faceto e la facile demagogia non saranno così netti e limitati ad un solo giorno dell’anno. 

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