SPACCA-ITALIA (1) – Parte la Commissione Bicamerale sul Federalismo Fiscale, il forzista Paolo Russo è vice presidente

In queste ore e nelle prossime ore una delle questioni che più segneranno il nostro Paese e che potrebbe marcare ancora di più la distanza tra Nord e Sud – il federalismo fiscale e l’Autonomia differenziata – torna di attualità, almeno in quella delle attività parlamentari. Nei giorni scorsi, infatti, è stata definita la composizione della Commissione Bicamerale per l’attuazione del Federalismo Fiscale: presidente il leghista Invernizzi e due vice i due campani Paolo Russo di Forza Italia e il grillino Vincenzo Presutto. Presidente del Nord Italia e i suoi vice tutti e due campani, regione da sempre (forse non per sempre) tra le più azzurre d’Italia nonché terra che alle ultime elezioni politiche ha premiato il M5S che porta in questa commissione anche il senatore vollese Sergio Vaccaro. (qui il link per scoprire come si compone la Commissione)

Sul tema del Federalismo fiscale potrebbe replicarsi lo “scontro” interno alla maggioranza di governo, come accade sempre in queste ore sul tema Tav, poiché è plastica ed evidente la distribuzione della rappresentanza parlamentare attuale: Lega che porta in Parlamento molti eletti dalle regioni del Nord Italia e il M5S che invece fa il pieno di eletti nel Mezzogiorno del Paese.

Oggetto della contesa saranno sia la definizione dei fabbisogni standard (promessa e mai implementata) e sopratutto l’allocazione delle risorse pubbliche in base al criterio della spesa storica che premia sopratutto le regioni settentrionali a scapito di quelle meridionali per la loro capacità di spendere di più: in soldoni chi spendeva di più continua ad avere di più senza tenere realmente conto delle esigenze dei territori.

Paolo Russo, parlamentare campano di Forza Italia

Il Forzista Paolo Russo, vice presidente della Commissione Bicamerale, ha commentato con parole chiare e nette la sua elezione incuneandosi anche tra le contraddizioni della maggioranza giallo-verde.

Commissione federalismo fiscale – ha dichiarato Paolo Russo – significa garantire eguali risorse a Reggio Calabria, a Napoli ed a Pordenone, significa impegnarsi affinché finalmente siano definiti, per norma, i fabbisogni standard per sanità, istruzione, trasporti e welfare; significa anche cancellare la vergogna dei riparti sulla base della spesa storica per cui chi più ha avuto continuerà ad avere di più, come nel riparto delle risorse per gli asili e le mense scolastiche dove accade che Ferrara ha tanto e Caserta zero. Il regionalismo differenziato, così com’è, appare la secessione dei ricchi contro i poveri e senza la definizione dei fabbisogni standard e di politiche di perequazione non sarà mai una vera opportunità. Misureremo la voglia di riscatto dei parlamentari del Sud e non voglio credere che il M5s abbia svenduto il Mezzogiorno sull’altare del reddito di cittadinanza. Verificheremo, denunceremo, non ci sottrarremo ad una responsabilità storica di difesa della speranza dei nostri giovani di vivere, lavorare e prosperare in un Paese che sia uno ed unico per diritti e doveri“.