Caccia: le associazioni ambientaliste lasciano il tavolo tecnico

Immagine emblematica della situazione di forte contrasto tra mondo della caccia e ambientalismo (foto fonte web)

Le Associazioni Ambientaliste, CABS, CAI, ENPA, LAC, LAV, LEGAMBIENTE, LIDA, LIPU, SOS  NATURA e WWF  si ritirano dal tavolo tecnico indetto dall’Assessore regionale alla caccia, Ass. Caputo, perché ancora una volta la politica china il capo alle lobby del mondo venatorio.

È guerra fredda fra l’Assessorato alla Caccia della Regione Campania e le Associazioni Ambientaliste ed Animaliste.

Riassumiamo i fatti:

la Regione emise un provvedimento per la proroga della stagione venatoria. Questo provvedimento, però, è avvolto da alcuni passaggi davvero misteriosi.

La nota di proroga veniva inviata dagli uffici della Regione all’ISPRA senza delega né da parte dell’assessore regionale né del presidente della Regione con la quale si chiedeva di prolungare il periodo venatorio fino al 31 gennaio per far recuperare le giornate perdute ai cacciatori a causa delle norme restrittive sulla pandemia Covid 19 e per “contenere” il numero dei cinghiali ritenuto eccessivo e nocivo. Ma su questo punto le associazioni ambientaliste ed animaliste chiedono studi scientifici che dimostrino tali dati, e poi c’è da considerare la responsabilità del mondo venatorio che fino a qualche anno fa realizzava progetti di ripopolamento utilizzando varietà di cinghiali non autoctoni, il che ha comportato un evidente crescita delle potenzialità riproduttive degli stessi cinghiali grazie agli incroci così ottenuti.

Il WWF Italia impugnava tale provvedimento innanzi al TAR Campania che lo sospendeva sino all’udienza di trattazione fissata per il 26 gennaio, di fatto facendo cadere il provvedimento regionale.

L’ 8 gennaio l’Assessore Nicola Caputo convoca tutte le Associazioni ambientaliste e animaliste con l’intento di costituire un tavolo permanente di confronto sulle tematiche legate al suo assessorato e per ricevere suggerimenti e indicazioni provenienti dal tale comparto sociale.

L’ 8 gennaio, alle ore 23.00 l’Assessore Caputo tradisce l’impegno di “condivisione” preso in mattinata con le Associazioni e, del tutto inaspettatamente, dispone affinché venga chiesta al TAR la revoca dell’emesso provvedimento di sospensione del prolungamento venatorio sino al 31 gennaio. Il TAR respinge la richiesta dell’Assessore Caputo e conferma il suo provvedimento.

 “Un atto deplorevole quello esercitato dall’Assessore in questione – affermano le associazioni … – alle 12.30 del giorno 8 promette condivisione e confronto ed alle 23.00, di nascosto, chiede la revoca del provvedimento che ha dato ragione all’impugnativa del WWF al TAR. Non possiamo accettare, dichiarano le associazioni ambientaliste ed animaliste, questo modo becero di fare politica, un atteggiamento menefreghista, ambiguo ed ingannevole. Abbiamo bisogno di confrontarci con persone solide e coerenti ed è per questo che abbiamo deciso di mandare deserto il costituendo dal tavolo tecnico indetto dall’assessore”.

COMUNICATO STAMPA

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