Monte san Costanzo, panorami straordinari a cavallo di due Golfi
Seguendo il profilo dei Monti Lattari non si può fare a meno di riconoscere immediatamente il massiccio del Faito, il monte Molare, il valico di Chiunzi fino ad arrivare al mare cavalcando Punta Campanella e proprio li, poco prima che la penisola calcarea si tuffi in acqua, si erge Monte san Costanzo.
Un panorama a 360°
Situato nell’ area geografica di Massa Lubrense (al confine estremo della provincia di Napoli), il promontorio si innalza di circa 500mt sul livello del mare (485, per la precisione) ed affaccia su di una quantità di paesaggi assolutamente mozzafiato:
-A sud la Baia di Ieranto e l’estremità di punta campanella
-A est il panorama di Nerano
-A Nord est Il monte Faito che via via risale verso Agerola
-A Ovest La sconfinata vastità del mar Tirreno davanti alla cala di Mitigliano
-A Nord, a volo d’aquila, tutto il golfo di Napoli ai piedi del Vesuvio
Ma forse la vista più emozionante è quella che, seguendo il profilo della carena calcarea, cade su Capri ed i suoi faraglioni visti “dalle spalle”.
I sentieri e l’antico eremo
Monte San Costanzo però non è solo un punto di osservazione, ma anche la meta di diversi sentieri di trekking come ad esempio il Sentiero di Athena che parte dalla strada di Minerva, (la quale in antichità, veniva percorsa per raggiungere il tempio dedicato alla dea Greco Romana della Saggezza) o come ad esempio la caratteristica via Crucis che si inerpica lungo il sentiero costellato di croci lignee che dà accesso alla cima del monte e del santuario cinquecentesco.
Questa struttura, nota come Eremo di San Costanzo, conferisce alla zona circostante un aspetto a metà tra una scenografia da film di Sergio Leone e quello di un luogo incantato che emerge dai boschi circostanti e, se si aspetta, il tramonto e lo splendere indisturbato delle stelle, l’effetto sarà ancora più impressionante.
Un set fotografico naturale
Un consiglio per gli appassionati di fotografia è quello di andare in estate e cercare una giornata abbastanza limpida, in modo che dopo il tramonto del sole puntando verso sud – sud est potrete riuscire (con i giusti accorgimenti) a fotografare una luminosissima Via Lattea che fa da sfondo alla struttura dell’ eremo.
Francesco Sangiovanni
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