Ti conosco mascherina?

Immagine anonima che circola in rete con con le parti messe in rilievo dall’autore dell’articolo (foto fonte web)

Definire “egoista” chi usa una mascherina FFP2/3 con valvola, o ancor peggio “stronzo”, e sentirlo dire anche dai medici, fa male, e fa capire quanto protagonismo ci sia dietro le persone e quanta presunzione esista quando il raziocinio viene oscurato dall’emotività del momento.

Sappiamo tutti quanti che uno dei dispositivi più difficili da reperire in questi giorni sono proprio le mascherine e sappiamo anche che non tutte hanno le stesse funzionalità, ma sappiamo pure che, oltre allo stare in casa, risulta fondamentale premunirsi di questi dispositivi contro il contagio quando si è costretti ad andare fuori.

Detto ciò, bisognerebbe quindi definire “stronzo” chi non rispetta la distanza di sicurezza di oltre un metro o chi non osservi tutte le altre norme basilari per evitare il contagio, e non chi cerca di porvi rimedio come meglio può e in un contesto che definire emergenziale è dir poco; ma soprattutto è “stronzo” chi crea confusione e lo fa con l’esclusivo scopo di stare al centro dell’attenzione, anteponendo il suo ipse dixit di medico o di chicchesia per zittire l’opinione altrui.

Ritornando quindi al discorso delle mascherine, pur avendo il Ministero messo già in chiaro le funzioni di ognuno di questi importanti Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), ci si trova purtroppo davanti a chi esce ancora senza mascherina o chi utilizza un discutibile fai-da-te, per cui, divulgare un’informazione offensiva, parziale e soprattutto anonima, cioè priva di responsabilità, come quella rappresentata nella foto, non solo è stupido ma anche pericoloso, in particolar modo quando la si sente anche in televisione.

Sì, lo sappiamo che le maschere con la valvola FFP2/3 proteggono chi le indossa ma potrebbero essere vettore di malattia per chi gli sta di fronte ma, chi ne ha mai indossata una, sa benissimo che quelle valvole fanno passare ben poca roba, né tanto meno le pericolose e patogene goccioline di saliva, visto come fanno appannare gli occhiali di chi le indossa; va bene dunque sapere quale DPI scegliere e che, chi indossa una FFP2/3, non può essere infetto e, chi gli sta di fronte, deve essere comunque protetto ma cerchiamo di non criminalizzare chi non ha trovato di meglio ed atteniamoci ai dettami ufficiali e normativi che in verità non scendono nello specifico della questione valvole. Tutto ciò non evita il pericolo in assoluto, ma lo si abbassa di sicuro, così come fa il buon senso, tanto raro in questi giorni di galli ‘ngopp’a munnezza.

Infatti, durante le scorse settimane circolava in maniera virale un documento, apparentemente proveniente dal Ministero degli Interni, che stigmatizzava in maniera alquanto dubbia la pericolosità delle FFP2/3 con valvola. Si è poi scoperto che quel documento, girato per uso interno tra i Vigili del Fuoco dell’Aquila, non era una fonte ufficiale ma una pezza d’appoggio per chi brancolava nel buio come e peggio di noi. Sul caso è intervenuta anche la Sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa per cercare di mettere ordine e chiarezza su di una questione che ancora chiara non è.

Ricordiamolo allora, e una volta per tutte che, diffondere in rete materiale anonimo o dalla dubbia provenienza o dalla discutibile interpretazione è pericoloso e non farà altro che metterci in cattiva luce, dimostrando la nostra superficialità e la nostra complicità; né tanto meno varrà addurre il solito “cuggino”, stavolta nei panni di medico, a giustificare le fake news che stiamo diffondendo; meglio i gattini pucciosi a questo punto, meglio i “Kaffè?!” e i “buongiornissimo” degli ultracinquantenni che queste bufale da strapazzo, si fa più bella figura e senz’altro meno danno.