Pinne gialle e coscienze sporche

Tonno pinne gialle agonizzante sulla costa di portici (foto fornita dalla lettrice)

Pesca di frodo nel golfo di Napoli, una lettrice ci segnala la pesca illegale del tonno “pinna gialla”. Le FOTO

Ci rendiamo conto che il covid non ha solo rappresentato un problema sanitario ma che ha anche avuto i suoi notevoli risvolti sociali ed economici ma dimenticare che esiste un equilibrio, se non delle leggi da rispettare, è talvolta più deleterio dello stesso disagio sociale che stiamo vivendo; disagio forse anche frutto di questo malinteso rapporto col mondo circostante.

In effetti già col termine della quarantena, è subito parso evidente che non saremmo tornati migliori di prima della pandemia, e immediatamente i primi segnali di inquinamento e di violazione delle regole sono comparsi con l’apertura delle attività industriali.

Ecco perché non accettiamo la logica del tutte quante amma campà, soprattutto quando questo campà mina seriamente quell’equilibrio naturale di per sé già assai delicato e che riguarda la salvaguardia, non di un singolo individuo, ma tutti noi.

Ci è giunta a tal proposito in redazione una segnalazione da parte di una lettrice che ci avvertiva che da circa tre settimane si faceva pesca di frodo di tonni pinna gialla ad Ercolano, venduti poi illegalmente presso le pescherie di Portici.

Il tutto si svolgerebbe su di una spiaggetta adiacente al lido Arturo dove vi si accede da Ercolano e il pescato viene poi portato nel cancello prima del tunnel, presso le palazzine tra Portici ed Ercolano.

Per molti tutto ciò potrà sembrare lecito se non scontato ma non per noi di VesuvioNews che accogliamo la segnalazione della cittadina che ha dimostrato molto più senso civico e sensibilità di chi invece fa spallucce davanti ad azioni del genere.

La guardia costiera è stata avvertita della cosa ed ha attuato tutte le misure del caso.

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