Il Museo Entomologico Filippo Silvestri

Gli scaffali del Museo Silvestri (foto di E.Di Caterina)

Un turismo diverso si può e ce lo dimostra ancora una volta il nostro Virgilio, Ettore Di Caterina, che ci guida in un contesto sconosciuto ai più, famoso per altre bellezze ma che rende ancora più affascinante la nostra terra che, per essere scoperta va scrutata, centellinnata, trezziata come pochi luoghi al mondo.

La Redazione 

Istituto di Entomologia Agraria – Università di Napoli “Federico II”, in Portici, Via Università, 100 – 80055 Portici (NA)

Il Museo Entomologico Filippo Silvestri è una struttura museale in grado di coniugare il proprio enorme valore scientifico e storico (le collezioni sono state costituite a partire dal 1876) con un grandissimo fascino. Quest’ultimo dovuto all’aura di mistero e/o esotismo che contraddistingue gran parte dei reperti.

Le collezioni scientifiche esposte sono di assoluto rilievo mondiale atteggiandosi, talvolta, a “unicum” non altrimenti visibile. Esse comprendono tra l’altro: Miriapodi (classe di artropodi terrestri non soggetti a metamorfosi) e insetti Atterigoti (sottoclasse di insetti comprendente le forme più primitive), Termiti (insetto simile alla formica, molto diffuso nei paesi caldi, che può causare gravi danni alle strutture di legno), Cocciniglie (piccoli insetti parassiti di vegetali), Imenotteri (ordine di insetti cui appartengono api, formiche, vespe ecc.), animali dannosi in agricoltura, nelle foreste e nell’ambiente domestico.

Alle collezioni predette se n’affiancano altre che hanno funzioni principalmente didattiche e dimostrative. Queste ultime comprendono: uccelli italiani, fauna mediterranea, insetti dannosi in agricoltura, nelle foreste, nell’ambiente domestico e loro antagonisti, insetti esotici, cecidoteca e mine fogliari.

Di grande impatto emotivo e visivo le collezioni di farfalle, e di insetti giganti, provenienti da ogni angolo del globo. Assolutamente da non perdere essendo in grado di affascinare anche il visitatore meno esperto.

Di assoluto rilievo la c.d. Collezione Biologica, frutto degli studi di Filippo Silvestri, universalmente riconosciuta come pietra angolare della moderna agricoltura biologica. Silvestri, studioso in grado di coprire quasi tutto lo scibile zoologico del suo tempo, che giunse a divenire indiscusso leader mondiale nel campo dell’entomologia, ebbe infatti per primo la geniale intuizione di studiare gli insetti dannosi in agricoltura, congiuntamente con agli organismi che ne contrastavano lo sviluppo. Sin dal 1904 fu quindi dato inizio a quella che lo scienziato amava definire “Collezione Biologica”. Quest’ultima fu concretamente realizzata: “disponendo in scatole separate, con coperchio di vetro, esemplari di ciascun insetto, in tutti gli stadi a partire dall’uovo, insieme a foglie o parti di frutti e di rami, mostranti i guasti caratteristici da esso prodotti, nonché esemplari degli insetti riconosciuti di esso parassiti” (Filippo Silvestri, 1928).

Di Filippo Silvestri il museo conserva ancora lo studio, visibile così come lo lasciò l’eminente scienziato, con gli “attrezzi del mestiere”, per la cattura e lo studio degli insetti, ancora a far mostra di sé sul piano della scrivania.

Di Ettore Di Caterina